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Bonus e sgravi fiscali. Verifica la busta paga di ottobre.
Considerando la gravissima crisi economica in atto, il nostro stipendio fermo da quasi un decennio con l’eccezione dei 0,25 centesimi di euro l’ora ricevuti nell’ultimo rinnovo è banale profetizzare che il potere d’acquisto crollerà ancora di più, pertanto vi invitiamo a fare la massima attenzione alla busta paga.
Indennità speciale quadri (100/130 euro per 14 mensilità), percentuali sugli straordinari festivi notturni e feriali, basta poco ed un errore può “snellire” ancora di più la busta paga. A tal proposito i nostri consulenti , sig. G. Campanile e avv. V. Filardo, ci segnalano che nel 2022 per i lavoratori dipendenti che hanno uno stipendio annuo lordo inferiore a 35mila euro è stato introdotto uno sgravio contributivo INPS complessivamente del 2%, 0,8% per il primo semestre ed un ulteriore 1,2% a partire dal mese di luglio.
La circolare INPS per lo sgravio del secondo semestre è stata emanata recentemente, quindi con la busta paga di ottobre saranno calcolati anche gli arretrati. Ricordiamo che il contributo INPS a carico del lavoratore è del 9,19% in riferimento alla retribuzione lorda, quindi per il primo semestre 2022 il contributo scende al'8,39%
mentre per il secondo semestre scende al 7,19%. Questo non significa che verranno versati meno contributi (con conseguenze negative sulla pensione futura) ma sarà lo Stato a farsi carico della differenza (Rif. legge di bilancio 2022 e decreto aiuti bis). Naturalmente è un provvedimento temporaneo al momento solo per l'anno 2022, bisognerà vedere se sarà esteso anche per il 2023.
Lo sconto contributivo sarà riportato in busta paga con apposita voce.
I colleghi iscritti a Sinasfa potranno, in caso di dubbi, fare verificare la busta paga dai nostri consulenti.
Questa la tabella riepilogativa dei risparmi previsti.
Risparmio complessivo
(comprensivo dello sgravio fiscale dello 0,8% previsto per il 2022)
Stipendio mensile lordo I° semestre II°semestre Tot. 2022
1000 48 108 240
1500 72 180 252
2000 96 216 336
2500 120 300 420
2692 129 322 451,8
Tabella stilata dai nostri consulenti.
Incremento netto mensile dovuto al taglio del cuneo fiscale
Retribuzione lorda imponibile previdenziale |
Netto mese nel 2021 |
Netto mese primo semestre 2022 |
Netto mese secondo semestre 2022 |
Aumento mensile gennaio/giugno |
Aumento mensile luglio/dicembre |
---|---|---|---|---|---|
10.000 |
662 |
672 |
682 |
10 |
9 |
12.500 |
785 |
804 |
816 |
19 |
12 |
15.000 |
908 |
936 |
950 |
29 |
14 |
17.500 |
1.022 |
1.141 |
1.157 |
119 |
16 |
20.000 |
1.137 |
1.252 |
1.270 |
115 |
18 |
22.500 |
1.252 |
1.362 |
1.383 |
110 |
21 |
25.000 |
1.367 |
1.473 |
1.496 |
106 |
23 |
27.500 |
1.480 |
1.583 |
1.609 |
104 |
25 |
30.000 |
1.579 |
1.678 |
1.706 |
99 |
28 |
32.500 |
1.674 |
1.771 |
1.801 |
96 |
30 |
35.000 |
1.770 |
1.863 |
1.895 |
93 |
32 |
Tabella presa da internet.
Bonus bollette fino a 600 euro per i lavoratori dipendenti.
Le aziende private hanno la possibilità di erogare contributi a favore dei propri dipendenti, un aiuto per far fronte ai rincari delle bollette. Somme che possono essere inserite tra quelle previste dal programma del welfare aziendale che passa ora, grazie al decreto Aiuti bis, da 258 a 600 euro all'anno.
Chi riceve il contributo non paga alcuna imposta perché non è considerato reddito imponibile; allo stesso modo,l’azienda lo deduce completamente dal proprio reddito. In pratica azienda e lavoratore non pagano le tasse sul contributo bolletta.
Il contributo non deve esser richiesto, infatti è l’azienda che decide sia l’importo che se erogarlo o meno, potendo anche scegliere liberamente le persone cui destinarlo.
Il lavoratore può ricevere il bonus bollette (acqua, luce, gas) anche direttamente in busta paga come rimborso spese, presentando fattura e ricevuta di pagamento.
Questo contributo rientra tra le voci di spesa del welfare aziendale e rimane in vigore per tutto il 2022. Questo significa che, in caso di contributi già erogati nei mesi passati,sia il dipendente che l'azienda possono recuperare le imposte indebitamente versate.
Bonus benzina 200 euro
Le aziende private possono decidere di erogare ai propri dipendenti 200 euro per aiutarli a far fronte all'aumento per le spese del carburante auto. Non esiste alcun obbligo, sono le aziende che decidono se erogare o meno questo contributo deducendolo interamente dal reddito su cui pagano le imposte.
I dipendenti a cui viene riconosciuto il contributo,fino a massimo 200 euro d’importo, non pagano alcuna imposta perché non è considerato reddito imponibile.
Il bonus non deve esser richiesto, infatti è l’azienda che decide se erogarlo o meno, potendo anche scegliere liberamente le persone cui destinarlo. Non è previsto l’obbligo di stipulare un accordo contrattuale preventivo.
Sarebbe auspicabile che Federfarma invitasse i propri iscritti ad erogare questi bonus che alle aziende non costano nulla per dimostrare in concreto che esiste solidarietà e collaborazione all’interno della categoria.